martedì 17 febbraio 2009

Yesmoke Red


Yesmoke: ultimamente nel mondo del fumo italiano si sente sempre più spesso nominare questo nuovo brand del fumo, e i motivi per parlarne ci sono tutti. Yesmoke infatti è l'unico marchio di sigarette italiano al 100%, dalla proprità alla fabbrica, che si trova vicino Torino; Yesmoke è interessante anche e soprattuto per la sua storia e per la sua politica, anche se per leggervi la storia di questo brand vi rimando al bellissimo sito, oltre che per il suo motto "chi fuma Marlboro è un coglione" che non usa mezze misure.
Ma qui più che le politiche aziendali e le scelte di marketing vogliamo valutare cosa queste sigarette italiane si portano dietro, cioè se hanno saputo o meno recidere quel fil rouge che poteva legarle alle non troppo illustri antenate: Nazionali, MS e Esportazione(ora tutte della BAT)...
La recensione riguarda la variante rossa, o classica, ma è venduta anche la variante bianca(light).
[La foto è presa dal blog "Io Fumo" sempre per il problema alla mia digitale, spero di risolvere presto]
Non voglio temporaggiare oltre quindi...vediamo cosa sanno fare le ultime italiane rimaste....


Sapore: 5/10 Il sapore delle Yesmoke è davvero neutro, senza infamia e senza lode, un sapore per nulla sgradevole, che non gratta la gola e non pizzica, in completa antitesi(per fortuna) con la tradizione italiana delle sigarette dal sapore a dir poco acido. Ma al contempo è un sapore che non si fa ricordare, e che non lascia in bocca un sapore poi così gradevole...Tutto sommato non ce la sentiamo di dare meno di 5...ma sicuramente non è un sapore da provare per forza almeno una volta nella vita

Stordimento: 4,5/6 Per essere delle sigarette "non-light" non stordiscono granchè, ma attenzione a intendere male: non sarà lo stordimento delle Brunes, delle Davidoff o delle Marlboro rosse, ma anche le Yesmoke sanno farsi valere...provate a fumarne una appena sveglie e vedrete....

Qualità: 5/10 L'american blend delle Yesmoke è anche troppo liberamente ispirita alle odiate Marlboro Rosse, solo che la differenza di qualità purtroppo per le italiane si sente ancora molto...
La strada intrapresa è quella giusta, ma è normale e fisiologico che una neonata azianda abbia ancora molto da migliorare...però si deve continuare così...

Originalità: 3,5/5 Il pacchetto non è davvero niente male, di un buon cartone e dalla grafica piacevole, merito del centro design inglese "Venturethree"...E' vero che l'immagine non è tutto, ma è già un buon passo verso la quaità...complimenti

Personalità: 2,5/5 Se il marchio Yesmoke ha personalità da vendere, e per la scelta di sfidare apertamente la Philip Morris, e per la storia e le battaglie legali ancora in atto, le sigarette Yesmoke è proprio sulla personalità che peccano un po', perchè nel proporsi come antiMarlboro economiche ma di pari livello hanno lasciato sul campo quella personalità che ci si aspetterebbe dall'unico marchio italiano rimasto...

Stile: 2/4 Sicuramente chi vi vedrà fumare Yesmoke non penserà che siete dei gourmet della sigaretta, però apprezzerà che vi impegnate a combattere le multinazionali e la globalizazzione anche nelle piccole cose. Se siete dei no-global ferventi, o anche dei nazionalisti che però non ne possono più delle sigarette all'acido muriatico(MS)...allora Yesmoke è il vostro marchio....

Totale: 22,5/40

Il punteggio non è certo lusinghiero, ma come abbiamo già detto un brand così giovane ha ancora molta e molta strada da fare per raggiungere la vetta; la strada intrapresa ci sembra però quella giusta, l'italia ha bisogno di un marchio nazionale, di qaulità e dal costo basso...un marchio che sostituisca insomma le Ms nel cuore del fumatore medio basso(senza classismo alcuno), una sigaretta che innalzi il livello del fumo italiota dal basso.
Detto questo va detto che il prezzo delle Yesmoke è uno dei loro punti forti è il prezzo. 3,40€ sono davvero pochi...
Forse chi sceglie Marboro non è ancora un coglione, però Yesmoke ce la sta mettendo tutta per dimostarci il contrario...

venerdì 13 febbraio 2009

Dunhill Top Leaf


Dopo aver recensito tutti marchi di sigarette o semi-sconosciute(Ronhill), o scomparse(Marlboro Medium), o di nicchia (Gauloises Brunes) volevo regalarmi un'ultimo fuori tema...o quasi!
Volevo parlare della sigaretta più costosa disponibile al momento sul mercato italiano, uan sigaretta che rientra sicuramente in quelle da provare una volta nella vita, una sigaretta di uno dei marchi più prestigiosi tra quelli venduti nel nostro paese...
Tutti voi starete pensando alle celeberrime Davidoff Magnum, le top class della gamma di Zino Davidoff...le sigarette da 5,90€ al pacchetto...
E invece no...oggi parleremo di una sigaretta che per i fumatori un po' più consumati è una leggenda vivente...perchè dall'inizio della sua commercializzazione in Italia è stata quasi sempre introvabile...stiamo parlando...rullo di tamburi...della Dunhill Top Leaf...il top del top della gamma di sigarette proposta dal luxury brand inglese...una sigaretta fatta solo con la parte foglio superiori del tabacco, le migliori e le meno abbondanti...
Trovare questa sigaretta è costato mesi di ricerca...però alla fine ce l'abbiamo fatta...e sarebbe ingiusto non dire che ne è valsa la pena...
Ma adesso passiamo alla recensione di queste rarità, probabilmente la prima recensione delle Dunhill Top Leaf italiane...

Sapore: 9,5/10 Inutile dire che il sapore di queste sigarette è straordinario, aromatico, dolce e intenso...il meglio del meglio...una qualità alla quale le Dunhill ci hanno abituato nel corso degli anni soprattutto con le vecchie Dunhill International...infatti i primi tiri ricordano fortissimamente le sorelle "minori"...al punto di far pensare che le nuove International abbiano abbassato il loro standard qualitativo per dare maggior vataggio alle Top Leaf.
Avremmo comunque voluto dare il 10...ma visto che il gusto è un fattore personale...avremmo preferito che lasciassero in bocca un aroma più marcato al contrario di quello attuale che sembra sfumare subito...Parliamo comunque del classico pelo nell'uovo...

Stordimento: 6/6 Non sono le Brunes ne le Magnum, però a modo loro le Top Leaf sanno stordire...uno stordimento dolce e vellutato, più che un pugno una carezza, un tepore che ci avvolge...e che anche senza aprirci la testa ci apre la mente...Come tutte le grandi sigarette...uno stordimento dolce...

Qualità: 10/10 Sulla qualità non si discute...il migliore tabacco, e come se non bastasse solo le foglie più alte, quelle che prendono più solo, quelle più aromatiche, scelte una per una...
Le Top Leaf spostano l'asticella della qualità del tabacco un gradino in su con un prodotto che ostenta orgoglioso la sua elitaria e totale qualità...

Originalità: 4,5/5 Il pacchetto è pressocchè identico a quello delle vecchie International(la foto è presa da un sito, in italia è leggermente diverso), quindi di grandissima classe, e il logo Top Leaf sia sul pacchetto che sul filtro contribuiscono a dare un'aria esclusiva e subito riconoscibile alle Top...

Personalità: 5/5 La personalità esclusiva di queste sigarette è evidente, e viene messa subito in chiaro dalla scritta sul retro del pacchetto che recita "perfection in Tobacco"...più chiaro di così...non si discute, sono loro le più esclusive in Italia...forse sembrano anche "presuntuose" ma...Nobless oblige...

Stile 4/4 Chiunque vi vedrà fumare le Top capirà subito con chi ha a che fare...sono sigarette che emanano stile e voi godrete della loro "luce riflessa"...Sono sigarette per fumatori di vecchia data, non giocattoli per bambini...E si vede da lontano un miglio

Totale 39/40

Signore e signori....la (quasi) perfezione...almeno qui in Italia! Queste sono sigarette che non hanno concorrenti, escluse le Davidoff Magnum, e se davvero siete fumatori ben abituati, e avete anche voi rimpiato la sciagurata scelta di modificare le Internation...nelle Top Leaf troverete un'evoluzione dei consueti canoni Dunhill di perfezione. I pieni voti li avrebbero anche meritati se non fosse stato per il sapore che ricorda un po' troppo le vecchie international(e ci fa quasi gridare alla manovra di marcketing) e per il packing che sebbene quasi perfetto avrebbe potuto essere un po' più audace...
Comunque queste sigarette hanno due grandi limiti: dovrete riuscire a trovarle...e una volta trovate mettete mano al portafoglio e preparate 6,30...questa è la cifra per portarvi a casa le Top Leaf...ma non preoccupatevi, saranno soldi ben spesi...

giovedì 12 febbraio 2009

Gauloises Brunes senza filtro


Quest'oggi la recensione riguarderà un'esperienza di fumo molto particolare, che ci riporta indietro nel tempo, quando non solo non si sapeva che il fumo fosse nociva...ma addirittura era millantato come un toccasana.
Oggi voglio parlarvi delle Gauloises Brunes senza filtro, una delle pochissime(se non unica) sigarette in vendita in italia non-bionde, ovvero prodetto con un tabacco particolarmente lavorato, dal colore scuro e dal gusto molto intenso, forte e alle volte anche arcigno.
L'esperienza di fumare una senza filtro a noi fumatori contemporanei risulta stravagante: la sigaretta va appena poggiata sulle labbra e i tiri sono molto piccoli, quasi si fumasse un sigaro...
Ma non voglio parlare oltre...passiamo la parola ai voti

Sapore: 5/10 Mi sono trovato in difficoltà a valutere il sapore di queste sigarette perchè sia il tabacco bruno che la mancanza del filtro trasmetto un sapore completamente diverso dalle bionda finora provate. Comunque cercando di raffrontare le Brunes il più possibile con le altre sigarette ho trovato che il loro caratteristico sapore, certamente personalissimo e deciso, risulta alle volte anche troppo aggressivo, arcigno e aspro...Sicuramente il loro sapore non scontenterà i cultori del fumo "Duro e puro" alla James Dean...ma per me sono davvero troppo "arrabbiate"...

Storidimento: 6/6 Pieni voti per queste francesine che senza filtro sanno davvero dare sensazioni uniche, un giramento di testa costante che negli ultimi tiri diventa quasi tale da farci sospettare che dietro la scritta Brunes non ci sia solo tabacco...

Qualità: 7/10 Non è facile raffrontare la qualità delle Brunes perchè sono davvero un caso unico nel panorama italiano(le uniche altre brune credo siano le Gitanes) però è indiscutibile che i tabacchi usati siano di buona qualità...anche senza filtro non grattano quasi mai la gola ne pizzicano...La differenza tra le Esportazione e le Brunes si sente tutta...

Originalità: 4/5 Queste sigarette non rinnovano il loro packing da anni, hannoo attraversato la storia senza mai cambire...e secodno me questa è la cosa che le rende magggiormente originali.
Poche sigarette possono vantarsi di essere state le preferite dei migliori intellettuali parigini.
E poi il piccolo pacchetto morbido è di un indubbio retrò-style...

Personalità: 4/5 Personali in tutte le scelte: una sigaretta controcorrente, senza filtro, dal tabacco bruno, dal gusto molto forte. In un mondo del tabacco dove dominano le bionde con filtro e possibilmente light...poche sanno essere meglio se stesse...

Stile 3/4 Sicuramente chi vi vedrà fumare queste brunette penserà che siete una persona dall'indubbia classe. Le nostre francesine sembrano conferire a chiunque le fumi l'aria da bohemien.

Totale: 29/40

Alla fine dei conti la cosa più difficile è vincere la diffidenza e provarle...Sicuramente il gusto non è per i palati fine e io non raccomanderei di fumarle tutti i giorni, se non a persona davvero dallo stomaco forte.
Però il fascino che si portano dietro, la loro storia e il tabacco bruno avvolgano queste sigarette di un'aurea di fascino, come detto sembrano rendere chi le fuma un intellettuale catapultandoci in un illusorio bistrot parigino.
Quindi cos'altro dire...prendete 4,30 e trovate il tabaccaio nostalgico che le vende...e capirete quanta strada si è fatta in 50 anni di fumo....

mercoledì 11 febbraio 2009

Marboro Medium


Questo mia seconda recensione sarà un caso più unico che raro, infatti stò per recensire una sigaretta ormai sul viale del tramonto, almeno nel mercato italiano...una sigaretta vittima delle logiche di mercato che ne hanno voluto fare un simbolo per avvicinare i giovani fumatori al brand più conosciuto al mondo....
Stò parlando della mia cara e adorata Marlboro Medium, mia fedele compagna del fumo a scuola, vittima delle logiche di mercato che l'hanno soppiantata con la più economica e accattivante(ma decisamente peggiore) MX4 Flavor....
Avverto che forse questa volta il mio giudizio potrebbe essere falsato dall'affatto che metto in questa recensione, perchè le Medium sono state quasi delle amiche, e questo è il mio addio, anzi arrivederci perchè all'estero le fanno ancora....

Sapore: 8,5/10 Il sapore è sicuramente il punto forte delle Medium, un sapore deciso, aromatico e personalissimo, molto più vicino alle Marlboro Rosse che alle Light, con la differenza che le Medium non grattano mai in gola ne pizzicano sulla lingua se fumate al mattino...Una sigaretta che dava esperienze di fumo elitarie anche se fumata regolarmente....Indimenticabile

Stordimento: 4,5/6 Lo stordimento delle Medium non è certamente quelle delle Rosse o delle Davidoff, ma se fumate a prima mattina o a stomaco vuoto sono comunque in grado di regalarci attimi di vero "sbandamento"...Tutto questo però senza mai il tipico cazzotto nello stomaco delle sorelle Rosse

Qualità: 8,5/10 La qualità Marlboro non si discute, è il brand leader mondiale e non risulta difficile capire il perchè. La miscela di tabacchi di alta qualità è studiata fin nei minimi dettagli e il gusto equilibrato mai banale e eccessivo ne sono la prova. Marlboro docet...

Originalità: 3/5 Se le vecchie medium hanno qualcosa da imparare dall MX4 è sicuramente il packing. Nelle Medium il family feeling con il resto della famiglia Marlboro è netto e il pacchetto non presenta soluzioni estetiche sorprendenti, però in ogni caso il pacchetto Marlboro ha fatto scuola quindi: perchè buttarlo via???

Personalità: 3,5/5 Le Medium hanno sempre un po' sofferto all'ombra delle sorelle maggiori e delle Light, venendo spesso considerate come un surrogato delle prime e un eccesso delle seconde. Ma chi ha mai pensato questo non si rendeva conto di quanto fosse in errore; le Medium erano una sigaretta del tutto indipendente e autonoma, con caratteristiche tutte sue.
La rimpiangerete....

Stile: 3/4 Quando uscirono chi fumava Medium era chi, pur non volendo rinunciare alla sicurezza del brand Marlboro, cercava una sigaretta personale e ricercata. Sicuramente la sigaretta del gruppo Marboro con maggior fascino e appunto...stile

Totale 31/40

Credo che dalla recenzione si evinca quanto queste sigarette mi mancheranno: erano la sigaretta da tenere sempre in tasca, quella che compravi quando il tabaccaio non aveva prorpio quella di cui avevi voglia, quella da tenere sempre in tasca per fumarla nel cambio ora...
E' stata un'amica e vorrei tanto capire perchè l'hanno eliminata, comunque in ogni caso...CIAO MEDIUM!

martedì 10 febbraio 2009

Ronhill White


Quale modo migliore di iniziare questo blog se non recensendo una sigaretta che inizia a fare da poco capolino nel mercato italiano, ma che promette davvero bene grazie al mix di gusto, stile e prezzo.
Stiamo parlando della Ronhill, sigaretta prodotta dalla croata TDR ma che non ha nulla a spartire con le pessime e sempre ahimè più fumate Classic.
Le Ronhill sono vendute in Italia nelle varianti Blue,Rich e White: le prime due differiscono nel gusto(più aromatica la seconda) mentre le White sono di poco più leggere(Tar:7mg Nic:0,6mg CO2:7mg)...
Rompiamo quindi gli indugi e andiamo a vedere cosa sanno dirci queste bellezze dell'est....

Sapore: 7/10 Una sigaretta dal sapore personale ma non originale , un American blend dal gusto delicato che però a volte sembra scivolare nel banale. Con questo non stò dicendo che le Ronhill siano da disdegnare, anzi sono una sigaretta che sa darci soddisfazioni e a tratti sa anche stupire.
Sicuramente non rappresentano il top del nostro mercato ma possono confrontarsi(e per me vincere) contro le ben più blasonate Marlboro Gold.

Stordimento: 3,5/6 Come tutte le sigarette Light ne servono 2 per sentire la testa leggera, però d'altra parte questa non è una sigaretta per aprirci stomaco e testa, ma più per lasciarci avvolgere da un piacevole tepore

Qualità: 7,5/10 La ricercatezza nella scelta dei tabacchi si ritrova tutta nel ricco e delicato profumo che ci stuzzica appena aperto il nostro pacchetto. dispiace quasi non dare un voto più alto ma il gap tra le Ronhill e ad esempio sublimi Dunhill è ancora troppo grande.

Originalità: 4/5 Confesso, il packing mi ha rapito. Il pacchetto bianco elegantemente abbracciato da una fascia dorata è di alta classe. E poi la forma del pacchetto dagli angoli smussati, simile ma non uguale a quella delle Davidoff, è davvero un segnale distintivo.

Personalità: 3/5 La Ronhill si è coraggiosamente gettata in un mercato dilaniato e difficile come quelle italiano, e ha deciso di entrarci non come sigaretta da macello, ma come diretta concorrente delle migliori marche di largo consumo(vedi Marlboro). Se non è personalità questa?

Stile: 3/4 Quanto detto al riguardo della ricercatezza del pacchetto motiverebero già il nostro voto. Come se non bastasse alla Ronhill hanno ben pensato di aggiungere sul pacchetto una scritta magniloquente in stile Dunhill "Ronhill is the brand traditionally associated with absolute perfection in cigarette taste and manufacturing"....Dobbiamo dire altro???

Totale 28/40

Il voto finale quasi non da giustizia a una sigaretta che davvero sembra essere in grado di comepetere con le Marboro e distanzia senza fatica marchi populisti come Merit e Ms.
Un altro fattore determinanante è l'ottimo rapporto qualità prezzo: le Ronhill in Italia sono vendute a soli 3,70, stesso prezzo delle Dianaper capirci.....
Vediamo dove saprà arrivare questo vento dell'est....

Perchè nasce "LaSigaretta"?

La Sigaretta nasce dalla mia voglia di mostrare al popolo della rete(o almeno alla parte che fuma), quali possibilità offre in Italia l'industria del tabacco. Questa intenzione sembra essere presa integralmente dal blog "Fumare con Stile"(davvero ben fatto); ma se l'intenzione degli amici di "Fumare con stile" è quella di mostrare una panoramica delle sigarette di qualità, di fare un grand'angolo sulle migliori prospettive che il fumo internazionalmente offre, qui su "La Sigaretta" il mio intento è quello di raccontarvi, valorizzare e scoprire le proposte disponibili in Italia che, per quanto sia una paese del terzo mondo "fumariamente parlando", offre comunque molte valide alternative alle sigarette "di distruzione di massa"
Perciò, credendo che fumare oltre che un vizo può e deve essere anche un piacere dei sensi, iniziamo il nostro viaggio...